martedì - 19 Marzo - 2024
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    Covid: arriva la variante MU. E’ resistente sia ai vaccini che agli anticorpi naturali da Covid

    La variante Mu (B.1.621) e la sua versione avanzata (B.1.621.1), sono risultate “altamente resistenti” sia agli anticorpi generati dall’infezione naturale con il virus originario, quello di Wuhan, sia a quella indotti dai vaccini.

    È quanto dimostrato dalla ricerca coordinata dall’università giapponese di Kyoto, online sul sito bioRxiv, che ospita gli articoli in attesa dell’esame da parte della comunità scientifica.

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    La variante Mu è stata identificata per la prima volta in Colombia nel gennaio 2021, è presente in 39 Paesi ed è classificata fra le Varianti di interesse (Voi) dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) il 30 agosto scorso.

    Dimostriamo che la variante Mu è altamente resistente sia ai sieri dei convalescenti, sia a quelli degli individui vaccinati con BNT162b2”, ossia il vaccino Cominarty della Pfizer, scrivono i ricercatori giapponesi, coordinati da Keiya Uriu e Izumi Kimura, entrambi dell’Università di Tokyo.

    In particolare si è osservato che la variante Mu è 12,4 volte più resistente rispetto ai sieri dei convalescenti e 7,5 volte rispetto a quelli degli individui vaccinati. “I nostri risultati aiuteranno a valutare meglio il rischio posto dalla variante MU sia per i vaccinati sia per coloro che hanno avuto l’infezione, come per la popolazione mai esposta al virus SarsCoV2” scrivono ancora i ricercatori.

    Gli esperimenti sono stati condotti utilizzando la tecnica degli pseudovirus, spiega il virologo Francesco Broccolo, dell’Università di Milano Bicocca: “È stata cioè utilizzata solo la proteina Spike della variante Mu e delle altre varianti con le quali è stata confrontata. In questo modo si evita di utilizzare il virus intero, che sarebbe pericoloso”, osserva l’esperto.

    Così si è potuta calcolare la resistenza della variante verso gli anticorpi naturali e quelli indotti dai vaccini e di capire, afferma ancora Broccolo, “che le mutazioni che rendono particolarmente aggressiva la variante MU sono otto. Fra queste si notano la E484K, la stessa presenti nelle varianti Beta e Gamma, la N501Y presente anche nell’Alfa e la D950N, presente nella Delta”.

    Di queste mutazioni, conclude, “la più importante, che sembra ridurre la sensibilità a vaccini e anticorpi, è E484K, individuate nelle due varianti più temute per la capacità di eludere i vaccini”.