venerdì - 19 Aprile - 2024
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    Migrante che ha chiesto per anni l’elemosina davanti al supermercato viene assunto dal proprietario

    Per anni ha chiesto l’elemosina davanti a un supermercato di Crotone e ha cercato di dare una mano al personale con lavoretti saltuari. Quando ha chiesto aiuto al proprietario dell’attività commerciale, lui gli ha offerto un contratto di lavoro a tempo determinato. “Poi si vedrà” ha spiegato. Il ragazzo è un volto noto per coloro che lavorano nel supermercato.

    Kemo Darboe ha 40 anni e viene dal Gambia. In Italia ci è arrivato anni fa alla ricerca di un futuro migliore. Approdato a Crotone, ha trovato nel supermercato di Via G.Da Fiore un punto di riferimento e ristoro. Per anni ha continuato a fare l’elemosina davanti al punto vendita, poi ha iniziato a dare una mano come poteva nonostante non avesse un contratto di lavoro. Il proprietario del supermercato ha poi deciso di assumerlo. Non cerca pubblicità, dice, e ritiene di aver fatto un gesto normale “che non ha bisogno di essere strumentalizzato”.

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    Questa storia arriva dalla Calabria e il primo a raccontarla è stato il sito Fantapol News che ha intercettato e intervistato Policastrese, proprietario di due supermercati a Crotone. Lui ha offerto a Kemo un contratto a tempo determinato.

    Poi si vedrà – ha spiegato -. Lo conosco da anni e quando mi ha chiesto aiuto gli ho offerto un contratto. Di certo non mi aspettavo questo riscontro o che mi venissero riconosciuti dei meriti particolari. Credo che sia un gesto normale. Nonostante la reticenza del commerciante, la notizia ha colpito diversi cittadini crotonesi. tra questi Pino Leonardi, che ha firmato una lettera indirizzata al sindaco Vincenzo Voce. L’obiettivo? Far ottenere un encomio alla famiglia Policastrese. Leonardi definisce il gambiano come uno dei “tanti invisibili arrivati in Italia con storie tristi e drammatiche alle spalle”.

    La lettera si chiude con la proposta di riconoscere pubblicamente il commerciante che ha assunto il gambiano: “La mia modestissima proposta – scrive Leonardi – è un encomio da parte del Comune al signor Francesco per ciò che ha fatto per un ragazzo che altrimenti avrebbe continuato a vivere nella difficoltà, tra le ultime file ancora affollate di chi arriva nel nostro Paese e sopravvive di stenti”. Il commerciante continua a sostenere di non aver fatto nulla che valga un encomio pubblico. “Questo è un gesto come un altro, una cosa normale – racconta Policastrese – e soprattutto conosco Kemo da tanti anni. Lo avrei fatto per chiunque”.

    La storia di Kemo

    Il giovane Kemo ha ricominciato la sua vita da zero dopo tante peripezie. Dopo pochi mesi dal suo arrivo in Germania, aveva ottenuto il permesso per andare in Germania e ottenere il ricongiungimento con i suoi 3 figli che avrebbero dovuto lasciare il Gambia. Li affida ad un’amica e al fratello di lei. Mentre prepara la procedura per riunirsi alla famiglia, già priva della mamma che era morta di parto, i bambini muoiono in un incidente stradale mentre viaggiavano su un bus in Gambia insieme ad altri bambini. Dopo la tragedia, il giovane ha deciso di non partire e di rimanere in Italia, dove con fatica ha cercato di ricominciare a vivere fino al contratto di lavoro.