Il caso in Kenya dove la donna ha partorito lo scorso febbraio ed è rimasta ricoverata in un ospedale di Nairobi più a lungo del previsto per i postumi del parto plurigemellare. Dopo un accordo con l’ospedale con dilazione dei pagamenti, la mamma e due dei piccoli più in salute hanno potuto lasciare l’ospedale, gli altri due sono rimasti ricoverati in attesa che la coppia abbia i mezzi economici per portarli via.
Dopo aver messo al mondo 4 gemellini in una sola volta, ha scoperto che il conto per le sue cure e quelle dei piccoli era levitato a una cifra decisamente non alla sua portata così la neomamma si è trovata costretta a lasciarne due in ospedale in attesa di poterli portare via. Il caso in Kenya dove la donna ha partorito lo scorso febbraio ed è rimasta ricoverata in un ospedale di Nairobi più a lungo del previsto per i postumi del parto plurigemellare. Come ricostruito dai giornali locali, Virginia Adhiambo per lungo tempo aveva cercato di avere un bambino senza successo ma dopo essersi sottoposta a un trattamento medico ha scoperto di essere incita di ben quatto gemellini e per lei sono iniziati i guai.
La donna è entrata in travaglio a 31 settimane di gravidanza e durante il parto ha sviluppato complicazioni tanto da dover essere trasferita in terapia intensiva mentre i bambini venivano nutriti con latte artificiale. Cure mediche più lunghe e costose del previsto e la contemporanea esigenza di incubatrici per i piccoli ha fatto lievitare il conto ben oltre le aspettative e le possibilità della dona e del suo compagno. I due si son ritrovati a pagare un conto di quasi 30mila euro che la loro assicurazione ha coperto son in minima parte.
Dopo un accordo con l’ospedale con dilazione dei pagamenti, la mamma e due dei piccoli più in salute hanno potuto lasciare l’ospedale all’inizio di marzo dando fondo a tutti i loro risparmi ma gli altri due sono rimasti in ospedale in attesa che la coppia abbia i mezzi economici per portarli via. Il problema è che rimanendo in ospedale, il conto continua ad accumularsi e la famiglia per questo ha chiesto un aiuto economico anche attraverso pannolini e latte artificiale necessari ai piccoli per essere ben accuditi a casa.