Chilometri di spiagge “smoke free” lungo i quali il fumo lontano dagli altri bagnanti non solo è buona educazione ma anche precisa ordinanza dei Comuni: seguendo l’esempio di Bibione, sono molte le amministrazioni che in nome della salvaguardia dell’ambiente, del decoro e della salute stanno ponendo divieti.
Provvedimenti che a macchia di leopardo stanno interessando sempre più zone d’Italia, dal Veneto alla Riviera Romagnola, dall’Abruzzo al Lazio e alle Marche, fino alla Sardegna e Sicilia: niente sigaretta sulla battigia o nelle vicinanze, sperando così che mozziconi e cenere non finiscano più sulla spiaggia o in acqua.
Una piccola rivoluzione che il Codacons vorrebbe venisse estesa a tutto il territorio nazionale: l’associazione dei consumatori, infatti, intende presentare una diffida a tutti i Prefetti con competenza su zone di mare affinchè il divieto di fumo diventi effettivo su ogni spiaggia d’Italia, chiedendo di “ordinare alle amministrazioni comunali l’adozione di apposite ordinanze tese a stabilire divieti di fumo e di abbandono di prodotti da tabacco sulle spiagge di loro competenza”.
Chi dovesse trasgredire dorò pagare una multa da 500 euro e anche i semplici bagnanti che si trovano sulla spiaggia, possono denunciare alle Forze dell’Ordine l’avvenuta violazione di qualcuno presente nel luogo.
Fumo in spiaggia, aumentano i divieti: cosa ne pensi?